AREZZO E LA SUA STORIA.

AREZZO ETRUSCA

Arezzo è senza dubbio una delle città più antiche della storia d'Italia. Ci sono testimonianze archeologiche che risalgono al Paleolitico e già nel IX secolo a.C. il territorio era popolato dagli etruschi.

I reperti ritrovati che testimoniano la civiltà etrusca sono tantissimi, come la stessa base delle mura della città medievale. Testimonianza della civiltà etrusca ne sono anche le tombe situate presso zona sottostante la vicina Cortona e quello che probabilmente, è il ritrovamento più famoso, la Chimera in bronzo che attualmente si trova nel museo di Firenze. Fu scoperta nel 1553 da alcuni operai in occasione della costruzione di fortificazioni vicino a porta San Lorentino, (una della quattro porte medievali della città).

La città passò successivamente sotto il dominio di Roma. Questo avvenne dopo una forte resistenza per la propria indipendenza, per poi giungere ad una resa alla supremazia dell' impero romano.

Tuttavia ci fu un periodo di grande sviluppo della città con la costruzione di opere importanti come l' anfiteatro romano, di cui è possibile visitarne tutto il complesso delle rovine nel centro della città. Naturalmente furono costruite nuove strade, teatri e acquedotti così che il dominio dell' impero romano contribuì alla crescita urbana di Arezzo.

Durante il periodo delle invasioni barbariche questo territorio fu meta di grandi battaglie e saccheggi. Cadde così l' impero romano e comincia l' epoca alto medievale con con il dominio dei Longobardi. E' a questo punto che inizia il medioevo aretino. Ed è grazie ai Longobardi, che la città si trasforma e si evolve (così come tante città italiane).

Non dimentichiamoci che i Longobardi apportarono molte innovazioni. Persino molte parole italiane, oggi di uso comune, derivano dai longobardi. Questi ultimi si adattarono alle nostre terre, diventando agricoltori e convertendosi al cristianesimo. La maggior parte dei castelli sul territorio aretino, sono appunto di origine longobarda.

Un particolare di una sezione delle mura in via San Nicolò Della Minerva, dove si nota in modo evidente il contrasto fra le pietre del basamento di origine etrusca, e quelle erette successivamente in epoca medievale.

IL MEDIOEVO ARETINO

Con i Longobardi nascono i tantissimi castelli che domineranno il territorio circostante. Molti invasori diventarono contadini, stabilendosi definitivamente nel territorio e convertendosi al cristianesimo. I Longobardi in un certo qual modo portarono ordine in un territorio caratterizzato da continue guerre.

Il diffondersi del Cristianesimo porta alla costruzioni delle grandi cattedrali come il Duomo Vecchio (che si trovava nella odierna zona del parco del Colle del Pionta, oggi completamente distrutto), la Cattedrale nella zona più alta della città (con la facciata completamente ricostruita fra il 1900 e il 1914 e la cuspide del campanile costruita intorno al 1934),le tantissime chiese, per arrivare successivamente alla costruzione della Pieve nel XIII secolo. Quest'ultima ha subito nei secoli molti cambiamenti soprattutto nel suo interno. In stile indubbiamente romanico, ma tendente al gotico, con le sue tre navate ed una cripta completamente ricostruita negli anni trenta.

Dopo le tante controversie per il dominio ed il controllo delle vallate circostanti, nasce il Libero Comune Medievale di Arezzo. Il XIII secolo fu il periodo delle grandi battaglie fra i Ghibellini di Arezzo, ed i Guelfi facenti parte dell' alleanza fra Siena e Firenze. Ricordiamo la battaglia di Pieve al Toppo, dove gli aretini sconfissero i fiorentini. Nacque l'università, e fiorirono alcuni dei nomi più importanti della storia come Guittone d' Arezzo, Margaritone d' Arezzo e Francesco Petrarca.

Arezzo cominciò ad affermarsi come grande potenza fino alla famosissima Battaglia di Campaldino combattuta l'11 giugno del 1289 nella vallata casentinese), dove I Ghibellini capitanati da Guglielmo Degli Ubertini, furono sconfitti dall'enorme esercito guelfo. La città cadde così sotto il dominio di Firenze. E' a questo punto che nasce la signoria dei Tarlati di Pietramala con Guido Tarlati come massimo esponente. Questo fu un periodo di riappacificazione con Firenze. Venne ampliata la cinta muraria, e iniziò un' espansione del territorio fino ad arrivare a toccare i possedimenti pontifici a sud.

AREZZO DAL RINASCIMENTO

Dopo Guido Tarlati Arezzo perse completamente la propria indipendenza nei confronti di Firenze. Indipendenza che fu successivamente recuperata, ma che portò nuovamente ad un periodo di forti scontri fra Guelfi e Ghibellini. Vi era anche una fortissima influenza del papato che mirava a bloccare sul nascere, l'espandersi delle città toscane con i Longobardi.

In epoca rinascimentale sia Arezzo che tutte le altre città toscane, faranno parte del Granducato di Toscana, con i Medici al governo di Firenze. Alla fine del XVIII secolo gli aretini si schierarono fortemente e valorosamente contro l'invasione delle truppe Napoleoniche e la città di Arezzo fu riconosciuta come capoluogo di Provincia dal Granducato di Toscana, per poi entrare a fare parte successivamente del Regno d' Italia nel 1860.

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